domenica 6 novembre 2011

Cara civlizzazione..



Vi scrivo dalla esigua ma ben ricevuta protezione della mia zanzareria. Da ormai due settimane stiamo combattendo su multipli fronti contro l’invasione barbarica e crudele della Zanza Tica. Il sollievo a fine giornata di potersi coricare a letto (o meglio, panca)  protetti da quella proboscidea mai sazia di queste belve. Volevo solo farvi eco della perpetua litania che ci sorbiamo qui, ovviamente gente che ha pagato per starci qui non e’ contenta, ma questa e’ la giungla e questo ti becchi, se non lo sapevi sei uno scemo..hehe, non so, pero’ vi assicuro che da queste parti si comincia a delirare! Questo per lo meno mi permette di immergermi per bene nelle imprese del vecchio Kutuzov, il goffo Pierre e il giovane Rostov. Un clima diverso qui dall’acerbo inverno Russo, ma il mio tomo di Guerra e Pace, battezzato dal sangue di zanzare cadute tra le sue folte pagine, mi accompagna per le lunge giornate torrenziali offrendomi quel forse giusto ideale di mens sana in corpore sano..  

            La cara nostra barca e’ ormai piu’ di un mese che e’ rotta e cio’ esacerba quel nostro senso di isolamento. Los “peneones de la pata” del nostro vecchio Suzuki, bruciati e infangati, erano introvabili in Costa Rica, ordinati dagli Stati Uniti sono stati a loro volta persi da quei cilatroni della DHL tra Frisco Bay e Hollywood. Con la stagione delle piogge ci siamo trovati ad affrontare il problema della benza annacquata. Barili da quattrocento litri di benzina mesta a fango vanno caricati e “purificati” con metodi casalinghi, quali: il filtraggio con vecchio lenzuolo seguito dal versamento del liquido filtrato in contentitori trasparenti per scorgere il “fondino” di fango che va poi travasato capovolgendo il contenitore, per far calare a fondo l’acqua piu’ pesante, e aprendo lentamente il tappo per far uscire tal sostanza. Tutto questo eseguito tra nugoli di zanzare e pioggia scrosciante. Se non eseguiamo bene questo processo, il quale abbiamo perfezionato con il passare dei mesi, il nostro generatore emette due docili bestemmie, tre colpi di tosse e muore con una fumata, nera come la pece... Sbagliando si impara, mi son messo anche a fare l’idraulico mettendo a posto le tubature del lavandino in cucina che ora invece di disperdere i suoi contenuti direttamente sotto al lavandino gli abbandona in una pozza putrida a tre metri di distanza!

....Hahaha...

Nonostante questo mio sfogo devo dire che sono di buon umore. Sono riuscito a farmi comperare quattro nuove trappole fotografiche ad infrarossi per poter intensificare per bene il progetto con i giaguari che procede con ottimi risultati. La stagione delle tratarughe sta venendo alla fine, un leggero sollievo perche’ da lunedi finiscono le pattuglie notturne e possiamo dedicarci ad altro.. Non che non mi piacciano le bestie ma giuro che non avere quel loro odore addosso per almeno 4 mesi mi reca un gran sollievo.. La settimana prossima avremo l’ultimo cambio di volontari della stagione, se ne vanno 5 ragazzi e ne arrivan 7 nuovi che vanno ad aggiungersi ai 10 che restan fino a Dicembre. Nuovo sangue fa sembre bene per il morale della base. Mancando poco penso di riuscire a tenere il morale alto, almeno il mio.. Finito qua spero di riuscire a fare il mio benedetto PADI a Panama, dove mi raggiungera’ il buon Joscha da Washington, prima di far ritorno alla bella Roma sotto quel di Natale..!

Un abbraccio

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